INTERROGAZIONE n. 21 del 13/05/2020
Sulla esclusione di molte attività commerciali dalla possibilità di ottenere il contributo a fondo perduto di cui al Riparti Calabria/Avviso pubblico in preinformazione

Al Presidente della Giunta regionale

Premesso che:
-che a seguito della diffusione del covid 19 lo Stato Italiano ha dichiarato l'emergenza sanitaria ed ha dovuto adottare misure restrittive;
-che, più precisamente, al fine di contenere la diffusione del virus, il Governo Nazionale ha vietato la circolazione delle persone, se non per ragioni di urgenza e sanitarie, ed ha ordinato la chiusura di moltissime attività commerciali;
-che, più precisamente, il Governo Nazionale ha chiuso la gran parte delle attività commerciali lasciando aperte solo quelle relative ai beni di prima necessità;
-che le misure restrittive, adottate al fine di tutelare la salute, hanno determinato il blocco delle attività e conseguentemente dell'economia;
-che, in particolare, le attività economiche hanno subito danni non solo perché non hanno potuto trarre profitti ma anche perché hanno dovuto continuare a pagare le spese fisse;
-che l’istante/consigliere regionale ha più volte invocato, anche attraverso un emendamento al bilancio, la erogazione di contributi a fondo perduto in favore di commercianti;
-che la Presidente Santelli nel corso di una conferenza stampa convocata qualche giorno fa ha annunciato la erogazione di contributi a fondo perduto in favore delle attività commerciali;
-che dalla lettura dell’avviso pubblico in preinformazione emanato dalla Regione Calabria si evince che il contributo che sarà erogato a fondo perduto è pari alla somma di euro 2.000,00 in favore di imprese che abbiano registrato un fatturato tra 5.000,00 e 150.000,00 nell’anno 2019 e le cui attività non siano state sospese;
-che, tuttavia, tale requisiti sono estremamente restrittivi e illogici ed escludono ingiustamente dalla possibilità di avere il beneficio moltissime attività commerciali danneggiate;
-che, infatti, illogicamente la Regione Calabria così facendo esclude dalla platea dei soggetti aventi diritto attività commerciali che hanno dovuto, ex lege, continuare a svolgere le proprie attività senza tuttavia ricavare profitti ma, in realtà, svolgendo un servizio in favore della comunità;
-che tutto ciò riguarda, in particolare, le attività di rivendita di prodotti ottici che hanno continuato a prestare la propria attività (perché non sospese) senza, tuttavia, ottenere profitti e ciò in quanto nel detto periodo il Governo Nazionale ha vietato la circolazione delle persone, al fine di tutelare la salute, se non per casi di salute e di estrema necessità;
-che è evidente che le severe misure di contenimento adottate dal Governo Nazionale hanno impedito la circolazione delle persone e conseguentemente anche le attività commerciali non sospese, pur proseguendo la loro attività commerciale, non hanno ottenuto profitti;
-che tutto ciò riguarda, inoltre, le edicole le cui attività non sono state sospese e che, però, non hanno ricavato alcun profitto ma, anzi, hanno avuto una drastica riduzione delle entrate per effetto del divieto di circolazione;
-che, in relazione alle edicole, vi è stato anche l’appello al Presidente Santelli da parte del Sindacato Nazionale Giornalai d’Italia per il tramite del Segretario Regionale della Calabria Giuseppe Catalano;
-che tutto ciò riguarda, inoltre, altri operatori commerciali le cui attività non sono state sospese e che hanno continuato ad esercitare un servizio in favore della comunità senza profitto alcuno;
-che, pertanto, è, ictu oculi, ingiusto ed illogico, precludere la possibilità di accedere al contributo a fondo perduto ad attività commerciali che hanno dovuto, per legge, continuare a prestare il servizio in favore della comunità senza ricavare il benché minimo profitto;
-che occorre, pertanto, prevedere che il contributo a fondo perduto venga anche erogato in favore delle attività economiche che pur prestando il servizio, perché trattasi di attività non sospese, non hanno di fatto ricavato profitti;
-che occorre, inoltre, alzare il limite del fatturato, previsto nell’avviso pubblico in preinformazione, e ciò in quanto il limite massimo di fatturato pari a 150 mila euro è evidentemente restrittivo e ciò in quanto taglia fuori in nuce migliaia e migliaia di piccole attività commerciali che su un fatturato di 150 mila euro hanno un profitto davvero inconsistente;
-che trattasi, infatti, di limite assolutamente basso e facilmente superabile da innumerevoli attività;
-che occorre, pertanto, con urgenza, intervenire al fine di consentire agli operatori commerciali le cui attività non sono state sospese di potere accedere al contributo a fondo perduto avendo i detti operatori commerciali continuato a svolgere le loro tipiche attività senza profitto alcuno o comunque assolutamente minimo ed inconsistente anche alla luce dei costi fissi da sostenere e sostenuti;
-che occorre, inoltre, urgentemente intervenire innalzando il limite massimo del fatturato, ad oggi fissato nell’avviso pubblico in preinformazione, nella somma facilmente superabile di euro 150 mila nell’anno 2019, al fine di permettere a molte piccole attività di potere accedere al detto contributo dal quale altrimenti sono illogicamente escluse. Tutto ciò premesso, con il presente atto, si CHIEDE Al Presidente della Giunta regionale e alla Giunta regionale, per il tramite del Presidente del Consiglio regionale della Calabria:
Per sapere:
1)Di sapere se il Presidente Santelli ha contezza di quanto sopra esposto e cioè del fatto che molte attività commerciali, tra cui ottiche ed edicole, il cui esercizio non è stato sospeso, che hanno prestato un servizio per la comunità e che non hanno ricavato alcun profitto, sono state escluse dalla possibilità di ottenere il contributo a fondo perduto di cui al Riparti Calabria/Avviso pubblico in preinformazione;
2)di sapere se il Presidente Santelli ha contezza del fatto che possono accedere al contributo a fondo perduto le sole attività commerciali che abbiano registrato nell'anno 2019 un fatturato fino a soli 150.000,00 che è fatturato davvero minimo ed inconsistente e che lascia fuori migliaia e migliaia di piccole imprese che hanno subito inevitabili danni dal blocco dell’economia determinato dal coronavirus;
3)di sapere se il Presidente Santelli intende intervenire al fine di emendare il detto Avviso pubblico in preinformazione prevedendo la possibilità di ottenere il contributo a fono perduto anche a favore delle attività commerciali (tra cui Ottici ed Edicole) che, seppur non sospese, non hanno ottenuto profitti se non assolutamente minimi e inconsistenti e intangibili;
4)di sapere se il Presidente Santelli intende intervenire emendando il detto Avviso pubblico in preinformazione al fine di consentire la possibilità di ottenere il contributo a fondo perduto anche a favore di piccole imprese che hanno superato nell'anno 2019 il fatturato di soli euro 150.000,00 che è requisito restrittivo ed escludente che impedisce a moltissime piccole imprese che hanno subito danni incalcolabili di ottenere il piccolo contributo a fondo perduto di euro 2 mila.

Allegato:

13/05/2020
F. PITARO